L’Italia, si sa, è il paese più bello del mondo e attira ogni anno milioni di turisti stranieri. Molti stranieri scelgono il nostro paese anche per celebrare il proprio amore: magari perché vivono e lavorano qui, oppure semplicemente perché qui hanno trovato la location ideale per un matrimonio indimenticabile.
Ma come si fa a organizzare un matrimonio per stranieri in Italia?
A quale legge fare riferimento per un matrimonio in Italia?
Innanzitutto, la persona straniera che sceglie di sposarsi in Italia può scegliere di farlo secondo la legge del paese di cui è cittadino, oppure secondo la legge italiana. Nel primo caso, dovrà rivolgersi all’autorità diplomatica o consolare del proprio paese; nel secondo caso, dovrà presentarsi presso l’ufficiale di stato civile, oppure presso un ministro di culto cattolico o acattolico.
Il Matrimonio secondo la legge italiana
Se sceglie la celebrazione secondo la legge italiana, il cittadino straniero è soggetto alle condizioni previste dall’ordinamento italiano. Occorre quindi verificare che non ci siano gli impedimenti previsti dal codice civile: interdizione, difetto di libertà di stato, parentela e affinità non dispensabili, delitto, divieto temporaneo di nuove nozze. Naturalmente, deve anche essere rispettato il limite di età minima, fissato a 18 anni, o a 16 con autorizzazione.
I documenti per sposarsi in Italia
Per avviare le pratiche per il matrimonio, serve che almeno uno dei due sposi vada all’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza, per fornire i dati personali degli sposi. Sarà l'ufficio stesso a richiedere tutta la documentazione necessaria. Fatto questo, gli sposi dovranno contattare il Comune per fissare la data delle pubblicazioni e presentarsi entrambi per firmare la richiesta.